
Nei giorni 8 e 9 Novembre, Kaizen Karate-Dō ha preso parte con 31 allievi allo stage autunnale di shoto-goshin karate dō, tenuto dal Maestro Shuhei Matsuyama presso la palestra del polo didattico di Rieti. L’evento è stato organizzato dallo Shotokan Ryu Shofukai del maestro Mauro Mostarda e ha rappresentato un importante momento di crescita tecnica e formativa per tutti i partecipanti.
Primo giorno di stage – Sabato
La sessione del sabato mattina tenutasi presso il dōjō SRSK di Santa Rufina è stata dedicata ai praticanti più esperti. Il maestro Matsuyama ha proposto esercizi fondamentali focalizzati sull’importanza della vibrazione dell’anca, dell’esplosività nell’esecuzione degli tsuki (pugni) e del radicamento a terra e sostegno (jiku), elementi essenziali per la corretta esecuzione delle tecniche e la stabilità nei movimenti. A partire da questi principi, sono state eseguite dodici combinazioni di spostamenti in quattro direzioni, approfondendo la connessione tra equilibrio e coordinazione, potenza ed elasticità, intesa come contrazione ed immediato rilassamento.
Nella seconda parte della mattinata, ispirandosi al kata Goshin Taikyoku Ni, il Maestro ha guidato i praticanti nello studio delle tecniche di difesa nelle quattro direzioni, adattate ai differenti kamae (destro o sinistro) dell’attaccante. Successivamente sono state applicate combinazioni di uke (difesa) a mano aperta e contrattacco hente, in un lavoro mirato sulla reattività di parata e risposta con lo stesso braccio.
Il pomeriggio ha visto la partecipazione di tutti i gradi di cintura, dalla cintura gialla fino alla cintura nera, impegnati a sudare presso la palestra del polo didattico. Le fasi iniziali dei turni di allenamento si sono concentrate sulla pratica dei kata, in base ai diversi livelli, da Taikyoku Shodan fino a Bassai Dai, nelle varianti omote, ura, koho e ura-koho no kata.
Per le cinture superiori è seguito un approfondimento sulle tecniche di kumite, con combinazioni di attacco e difesa, studio del tai-sabaki e strategie di spostamento. Gli allievi in preparazione agli esami di primo dan hanno avuto l’opportunità di essere visionati direttamente dal maestro nella pratica del jiyu ippon kumite e del kata Bassai Dai, mentre i yudansha si sono avvicendati nella esibizione del kata Enpi. Ultima parte dell'allenamento del sabato dedicata, invece, allo studio approfondito nei minimi dettagli del kata di alta difficoltà tecnica, Gojiushiho Sho.
Secondo giorno di stage – Domenica
La giornata conclusiva di domenica si è aperta presto con la pratica del kata Jitte. Successivamente, si è preso spunto dagli insegnamenti e dalle combinazioni sviluppate durante la prima giornata oltre alla ripetizione dei kata già presi in esame. Le cinture colorate hanno poi lavorato in coppia, affiancate dai compagni di allenamento più esperti, sulla applicazione delle prime sequenze dei kata Heian Shodan e Heian Nidan, concludendo infine con lo studio del kata Heian Sandan, consolidando così il percorso tecnico affrontato nello stage.
Come sempre, lo stage del maestro è stato un’occasione preziosa per comprendere le tante sfumature intorno ad un gesto tecnico, a un singolo pugno o calcio, ad un kata, oltre a migliorare le capacità degli allievi e le competenze degli istruttori, regalandoci tanto materiale per poter continuare nel nostro percorso di studio e ricerca della "via".
Testo di M.P.
Photo credits by Moulay Zak Inho
🇬🇧 On November 8th and 9th, Kaizen Karate-Dō took part with 31 students in the Autumn Shoto-Goshin Karate-Dō Seminar, led by Master Shuhei Matsuyama at the gym of the Educational Center in Rieti.The event was organized by the Shotokan Ryu Shofukai under Master Mauro Mostarda, and represented an important opportunity for technical and educational growth for all participants.
First Day – Saturday
The Saturday morning session, held at the SRSK Dōjō in Santa Rufina, was dedicated to the more experienced practitioners.Master Matsuyama proposed fundamental exercises focused on the importance of hip vibration, explosiveness in the execution of tsuki (punches), and ground rooting and support (jiku) — essential elements for correct technique execution and movement stability.Based on these principles, twelve movement combinations in four directions were practiced, deepening the connection between balance and coordination, power and elasticity — the latter understood as contraction followed by immediate relaxation.
In the second part of the morning, inspired by the kata Goshin Taikyoku Ni, the Master guided practitioners through the study of defensive applications in four directions, adapting them to the attacker’s different kamae (right or left stance).He then introduced combinations of uke (open-hand defense) and hente (same-arm counterattack), focusing on reaction speed in blocking and responding with the same arm.
The afternoon session, held at the Educational Center gym, involved practitioners of all belt levels, from yellow to black.The first training rounds focused on the practice of kata, according to each level, from Taikyoku Shodan up to Bassai Dai, in its omote, ura, koho, and ura-koho no kata variations.
For the advanced ranks, the session continued with an in-depth study of kumite techniques, exploring combinations of attack and defense, tai-sabaki (body shifting), and movement strategies.Students preparing for their first dan exams had the opportunity to train directly under the Master’s supervision in Jiyu Ippon Kumite and the Bassai Dai kata, while yudansha took turns performing Enpi.The final part of Saturday’s training was devoted to a detailed and refined study of the highly technical kata Gojiushiho Sho.
Second Day – Sunday
Sunday’s closing session began early with the practice of Jitte kata.Training then continued by revisiting the lessons and combinations developed on the previous day, along with the repetition of kata already studied.Colored belts worked in pairs, supported by more experienced partners, on the application of the initial sequences of Heian Shodan and Heian Nidan, and concluded with the study of Heian Sandan, thus consolidating the technical progression developed throughout the seminar.
As always, Master Matsuyama’s seminar proved to be a precious opportunity to explore the many nuances behind a single technical gesture, a punch or a kick, or a kata — improving both students’ skills and instructors’ teaching abilities, and providing abundant material to continue our journey of study and pursuit of the “Way.”